Non essendo un tifoso Ferrari, ho sempre guardato le sue vetture con circospezione e diffidenza, ma solo una mi fa sognare quando la vedo. Bella come un caccia militare che sta per decollare, la F1 91 oppure 643 col sibilo del suo motore 12 cilindri, la sua linea rastremata e filante sembra nata per vincere solo guardandola. Ma nelle corse le auto belle spesso non vincono, anzi lasciano l'amaro in bocca.
La stagione difatti cominciata con la 642 ( naturale evoluzione della vettura 641/2 progettate entrambe dal designer Steve Nichols ) parte bene con un secondo posto a Phoenix ad opera di Prost ed il giro più veloce lo fa Alesi con l'altra rossa. Poi inizia una crisi tecnica ( vibrazioni e scarsa maneggevolezza dovuta allo spostamento per cambio regolamentare dei sebatoi della benzina, nella parte alta della vettura ) e una guerra all'interno della squadra che porta al licenziamento del diesse Cesare Fiorio, dopo una tormentata polemica col Professor Prost. Nel frattempo arriva a dar manforte a Nichols l'ingegner J. C. Migeot, progettista della Tyrrell 019 ad ala di gabbiano ( la prima vettura in F1 a musetto anteriore rialzato) entrambi si mettono a lavorare ad una profonda evoluzione del progetto 642. Siamo al Gp di Francia sulla nuova pista di Magny Cours dove debutta la versione 643 che permette a Prost di giocarsi la vittoria, terminando secondo dopo un'emozionante duello con Mansell e con Alesi ottimo quarto. Ma entriamo nei dettagli per capire quali possono essere state le cause di un miglioramento netto e repentino:
- primo fra tutti l'asfalto liscio e nuovo del tracciato, che toglieva ogni minima vibrazione all'auto
- un telaio scavato nella parte bassa dell'auto e l'innalzamento del musetto anteriore ( marchio di fabbrica di Migeot ) per dare più carico aerodinamico
- le pance laterali vengono accorciate e le prese d'aria vengono ingrandite
Sembra tutto risolto, ma dalla gara successiva in Inghilterra si ritorna al calvario delle prime gare, anzi peggio: avendo scavato il telaio con il tipo sospensione montata ( sistema push - rod ) toglie ancora più rigidità all'avantreno aumentando ancora di più le vibrazioni. Si continua con risultati non all'altezza della scuderia, Alesi sfodera prestazioni e grinta ma per questioni di affidabilità della macchina non ottiene granchè, Prost è demotivato e rinuciatario ( sembra l'ombra di se stesso ) polemico contro la Ferrari al punto da definire la 643 maneggevole come un camion, dopo la gara in Giappone. La Ferrari ne ha abbastanza e lo licenzia in tronco, precipitando in un baratro che durò per altre 3 stagioni senza vittorie e conditi di pessimi risultati. Le vittorie in genere alimentano il mito ed il fascino delle corse, nonostante " la F1 91 " abbia toppato, la sua bellezza disarmante rimarrà sempre intatta ai miei occhi e non solo !
Prost al volante del " Camion " |
Ferrari 643
Telaio – Monoscocca in fibra di carbonio e kevlar
Passo - 2,881mmTelaio – Monoscocca in fibra di carbonio e kevlar
Sospensioni – Push rod anteriore e posteriore
Cambio – Semiautomatico a 7 rapporti + retromarcia
Peso - 505 kg
Pneumatici – Good Year
Carburante – Agip
Motore
Ferrari V12 037
Cilindrata – 3.499 cc
Caratteristiche – V12, 65°, 5 valvole per cilindro (3 aspirazione, 2 scarico), richiamo valvole a molla
Alesaggio e corsa - 86 x 50.2 mm
Rapporto di compressione - 13:1
Potenza – 710 cv a 13.800 rpm
Nessun commento:
Posta un commento